Raffaello Sanzio - Vita e Opere

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. @Ambra@
     
    .

    User deleted


    Raffaello - La Gravida, 1505-1506
    Olio su tavola, 66x52 cm -Firenze, Galleria Palatina

    Raphael-LaDonnaGravida%281505-1506%29



    La donna è ritratta a mezza figura su sfondo scuro, seduta e con una mano sul ventre gonfio, da cui il soprannome ottocentesco, e l'altra sul bordo dove si troverebbe un invisibile parapetto. Ha il busto rotato di tre quarti verso destra, così come il volto, mentre gli occhi sono girati direttamente verso lo spettatore, a stabilire un contatto psicologico. La luce la colpisce dall'alto a sinistra, schiarendone il volto e accentuando, con gli effetti chiaroscurali, i lineamenti un po' tondeggianti.
    Che la donna ritratta sia effettivamente incinta non è detto. Forse la curva del grembiule increspato è dovuta alle forme opulente del corpo seduto e la posizione della mano vuole forse più evidenziare lo status sociale, con la presenza degli anelli, piuttosto che alludere a una prossima maternità.
    La complessità formale e la padronanza del colore anticipano già le opere romane: il corsetto giallo-arancio e le maniche rosse sono accostati al bianco brillante e il nero della veste, creando ricchi contrasti.
    Per quanto riguarda l'identificazione della donna ritratta, si sono avute due ipotesi, entrambe però scarsamente documentabili: secondo Virzì potrebbe essere una dama di casa Bufalini di Città di Castello; secondo Filippini Emilia Pia da Montefeltro, per le analogie fisiognomiche con il ritratto a Baltimora.
     
    Top
    .
  2. @Ambra@
     
    .

    User deleted


    Raffaello - Ritratto di Bindo Altoviti, 1515 circa
    Olio su tavola, 59,7×43,8 cm - National Gallery of Art, Washington

    440px-Raphael_-_Bindo_Altoviti



    Bindo Altoviti, era un ricco banchiere di una prestigiosa famiglia fiorentina, gli Altoviti appunto, ma era nato nel 1491 a Roma, dove la sua famiglia aveva trovato rifugio dopo la cacciata da Firenze per via dell'opposizione al dominio dei Medici. L'Altoviti fu un importante mecenate del Rinascimento, colto ed amico di numerosi artisti.
    Il ritratto, eseguito a Roma, venne visto e citato dal Vasari nelle Vite e passò in seguito nel palazzo familiare a Firenze. Restò nelle collezioni private di famiglia fino al 1808, quando finì a Monaco in seguito all'acquisto da parte del re Ludovico I di Baviera. Nel 1936 venne ceduto a Samuel Kress, che lo donò al museo americano nel 1943.
    La menzione ambigua di Vasari ("a Bindo Altoviti fece il ritratto suo quando era giovane") ha fatto in passato credere che l'opera fosse un autoritratto, ipotesi oggi scartata. Alcuni studiosi hanno rilevato un possibile intervento di Giulio Romano in alcuni punti.
    Su uno sfondo verde scuro, su cui si proietta l'ombra dell'uomo, l'Altoviti è ritratto in una posizione teatrale, mentre di spalle si volta verso lo spettatore, per guardarlo direttamente. Accresce questo effetto la mano sinistra portata al petto, al dito indice della quale porta un anello d'oro. Indossa una berretta nera e un mantello blu sulla casacca nera, ampiamente scollati sulla schiema, con un effetto sensuale. I tratti sono giovanili e delicati, con occhi azzurri e una capigliatura bionda e lunga; il naso è appuntito, le basette lunghe, le labbra rosse e carnose, il mento appuntito.
    Come in altri ritratti della fase romana, sono forti le componenti psicologiche dell'effigiato, che esprime intelligenza e nobiltà di spirito.
     
    Top
    .
  3. @Ambra@
     
    .

    User deleted


    Raffaello Sanzio: il profetico dipinto del 1518 Madonna del Divino Amore esposto a Torino

    20484-m-raffaello-e-aiuti-madonna-del-divino-amore-1516-q146-03_jpg_620x250_crop_upscale_q85



    Raffaello Sanzio sarà in mostra a Torino da marzo a giugno 2015, con la sua opera Madonna del Divino Amore.

    Torino, L’opera Madonna del Divino Amore è conservata al Museo Capodimonte di Napoli, e a Torino sarà esposta alla Pinacoteca Agnelli dal 19 marzo 2015. L’obiettivo è presentare i lavori di studio e di restauro compiuti sull'opera di Raffaello.

    Dipinto. In realtà la Madonna del Divino Amore è stata anche dipinta da Giovan Francesco Penni (1488 - 1528), che lavorava nella alla bottega di Raffaello. È un olio su tavola di dimensioni 140 x 109 centimetri, completata nel 1518. È citata da Vasari come opera autografa di Raffaello e a lui attribuita fino alla metà dell'Ottocento. Perni era discepolo e collaboratore dell'urbinate a Roma. Nella collezione Farnese al Museo di Capodimonte si conserva anche un disegno con soggetto identico, assegnato a Penni che rappresentò il modello per il dipinto: si evince dalla quadrettatura e dalla traccia, lungo le linee di contorno, della punta metallica impiegata per il ricalco.

    Descrizione. Nel dipinto si mostra la Madonna col Bambino in grembo, il quale gioca con san Giovannino. Dietro c’è sant'Elisabetta. Gesù appare come se stesse guardando la croce di san Giovanni in un atteggiamento profetico: si espone quasi un gesto benedicente verso il san Giovannino genuflesso, mentre sant'Elisabetta sorregge il braccio destro di Gesù. A sinistra san Giuseppe assiste in disparte, e il paesaggio rievoca probabilmente la Rocca di Meldola.

    Libro. Uno degli ultimi volumi pubblicati su Raffaello Sanzio è “Raffaello” di Franzese e Magnano: qui si indaga l’osmosi tra arte e natura che il pittore di Urbino ha saputo creare, con le difficoltà di tracciare una linea di demarcazione tra osservazione della realtà e "idea".

    La scuola di Atene. L'affresco vaticano di Raffaello Sanzio con i 58 personaggi è analizzata invece ne “La scuola di Atene” di Marco Carminati. Assieme alle figure centrali di Platone e Aristotele, emergono i maggiori sapienti dell'antichità che Raffaello fa confluire sintetizzando la storia del pensiero e della saggezza umana.

    Arte News
     
    Top
    .
  4. stefaniar
     
    .

    User deleted


    saluti

    CITAZIONE (stefaniar @ 28/7/2020, 16:59) 
    saluti


    :sick: :cry: ;P
     
    Top
    .
48 replies since 6/3/2012, 11:30   7966 views
  Share  
.