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Albrecht.
Jan van Eyck - Madonna di Ince Hall
1433 - olio su tavola - 26,3x19,4 cm - Melbourne, National Gallery of Victoria
La Madonna e il Bambino sono rappresentati in un interno domestico contemporaneo, illuminato dalla luce naturale che piove da una finestra. La familiarità dell'ambiente e della scena è spezzata soltanto dall'inserto del prezioso baldacchino, che la trasporta in una dimensione solenne. Il Bambino, seduto in grembo alla madre, è intento a sfogliare un libro - certamente la Bibbia... - tenendo le pagine con le manine, mentre Maria sorregge il volume, guardandolo a sua volta. La figura della Madonna, piuttosto esile, è nobilitata da un enorme mantello rosso, che si apre a ventaglio verso lo spettatore, in una moltitudine di pieghe. Lo scollo e la fronte sono ornati da gioielli, mentre la bacinella di metallo piena d'acqua è un caratteristica allusione alla sua purezza, così come i melograni appoggiati presso la finestra simboleggiano la Passione di Gesù. Gli altri oggetti raffigurati, un candelabro con la candela spenta, una brocca in metallo e una caraffa d'acqua sono tipici degli interni fiamminghi dipinti da Robert Campin e Van Eyck, il quale si sofferma frequentemente a rappresentare i riflessi della luce su vetro e metalli. Nonostante la presenza della firma, della data e del motto, inserito direttamente nella superficie dipinta, l'autografia dell'opera è da sempre in discussione. L'anatomia un po' impacciata del Bambino e della Madonna fanno piuttosto pensare a una copia, pur se di alta qualità. Recenti analisi sul disegno sottostante allo strato pittorico, visibile ricorrendo all'uso dell'infrarosso, mostrano un procedimento molto simile a quello dell'artista ed è pertanto possibile che il dipinto di Melbourne sia una copia effettuata da un assistente del maestro, o un'opera eseguita con ampia partecipazione della bottega....