Dittico di Melun - Jean Fouquet

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. @Ambra@
     
    .

    User deleted


    Madonna col bambino - Tavola destra del dittico di Melun - Jean Fouquet - 1450-1455
    Aversa, Koninklijk Museum voor Schone Kunsten - Olio su tavola, 91 x 81 cm

    Jean_Fouquet_005



    Non abbiamo notizie storiche dirette sulla vita e l'opera del più celebre pittore francese del suo tempo Jean Fouquet e tranne il Dittico Melun e le Miniature Giudaiche, non ci sono lavori attribuibili con assoluta certezza all'artista. La sua fama internazionale è dovuta a documenti redatti nel XV e XVI secolo, sui quali è fondata anche la ricostruzione della sua vita. Dal punto di vista estetico, Fouquet sui inserisce nella tradizione della miniatura fiammingo-borgognona. Pittore di corte del re di Francia a partire dal 1475, sintetizzò il suo stile in un classicismo cortese, incredibilmente originale per la pittura di quel periodo, caratterizzato da una tendenza all'astrazione e da un'impostazione severa e distanziata.

    L'opera qui presentata costuituisce la tavola destra del dittico di Melun, realizzato per il monumento funebre di etienne Chevaklier, tesoriere di re Carlo VII di Francia. La tavola sinistra, oggi conservata a Berlino, raffigura il committente accanto a un santo, il quale intercede per lui presso la Madonna.
    La presenza degli angeli conferma la sacralità del soggetto, tuttavia si ha l'impressione che esso sia stato trasferito in ambito profano. ciò dipende anzitutto dal carattere ritrattistico della figura di Maria (per cui, secondo la tradizione, posò come modella l'amante di Carlo VII, Agnès Sorel); dall'altro nella nudità e nella conformazione, che appare indipendente dal soggetto e vive di un suo proprio valore erotico.
    Da questo punto di vista, la tavola è unsintomo esemplare dell'influenza esercitata sull'opera d'arte del contesto sociale della sua produzione. Alla rafinatezza e leziosità della pittura di corte, Fouquet aggiunge un significato assolutamente insolito nel panorama pittorico della metà del XV secolo. L'effetto irreale de contrasto tra le figure rosse degli angeli e il blu dello sfondo non riesce a mitigare l'aspetto mondano dell'opera. Il pittore non appare interessato a una composizione logica dello spazio. I colori sono fortemente contrastanti. La realizzazone dei gioielli si inserisce invece nel solco della tradizione pittorica, rivelando la familiarità dell'artista con l'arte fiamminga di inizio secolo.
     
    Top
    .
  2. @Ambra@
     
    .

    User deleted


    Etienne Chevalier presentato da santo Stefano - Anversa, Koninklijk Museum voor Schone Kunsten
    Olio su tavola, 93 x 85 cm


    527px-Jean_Fouquet_006



    Il pannello di sinistra mostra Etienne Chevalier in ginocchio presentato da santo Stefano (riconoscibile per l'abito diaconale e la grossa pietra che tiene sul libro), suo patrono, alla Vergine, ritratta nello scomparto seguente. La scena "terrena" dei due personaggi è ambientata in una chiesa, con specchiature marmoree che richiamano l'architettura rinascimentale italiana. Sullo spigolo della base del pilastro a sinistra è iscritta parte del nome del committente "[Cheval]ier Estienn[e]".
    Nonostante le differenze di impaginazione, che creano un effetto di frattura, le due parti hanno in comune alcune rispondenze comuni. La prospettiva del pannello sinistro converge esattamente sotto il mento della Vergine e tutte le figure dei due gruppi sono comprese entro un arco di cerchio.
    Molti sono gli elementi di commistione fra tradizione italiana e mondo transalpino, per i quali Jean Fouquet fu una figura di incontro e fusione. Le grandiose figure del committente e del patrono sono grandiose e individuate con incisività, secondo la tradizione della statuaria gotica del nord Europa, mentre l'ambiente in cui si trovano rimanda ad esempi italiani. I ritratti di tre quarti curati fin nei più minuti dettagli ricordano la lezione del fiammingo Jan van Eyck.
     
    Top
    .
1 replies since 17/5/2012, 16:22   625 views
  Share  
.