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Jean Malouel - Biografia
Jean Malouel, in olandese Jan Maelwael (Nijmegen, 1365 circa – 1415), è stato un pittore e miniatore olandese naturalizzato francese. Esponente di rilievo del Gotico internazionale, fu zio e primo maestro dei Fratelli Limbourg.
Nacque nel ducato della Gheldria, il quale venne conquistato da Filippo l'Ardito nel 1473. Probabilmente compì il suo apprendistato artistico a bottega del padre Willem Maelwael e dello zio, che pure fu un artista, registrandosi come pittore nel 1382.
Lavorò a Parigi nel 1396-1397, dove disegnò armoriali e bandiere per Isabella di Bavaria, regina di Francia. Nell'agosto del 1397 è documentato a Digione, allora forse la corte più cosmopolita d'Europa, dove divenne pittore di corte di Filippo succedendo a Jean de Beaumetz, morto l'anno prima. Ebbe anche il prestigioso titolo di valet de chambre.
Collaborò con lo scultore di corte Claus Sluter. Nel 1405, dopo la morte del duca, tornò a Nijmegen per sposare Heilwig van Redinchaven, che portò con sé a Digione poco dopo. Di nuovo fece ritorno in Olanda nel 1413. Nel 1415 morì a Digione lasciando quattro figli, che ebbero una pensione dal Duca.
Precursore di Jan van Eyck, sperimentò alcune velature e effetti con la pittura ad olio, sebbene le sue opere fossero di base dipinte a tempera. Alcuni gli attribuiscono l'inizio della grande tavola di Henri Bellechose (suo successore a corte) con la Trinità e storie di San Dionigi, oggi al Louvre, sulla base di indizi documentari d'archivio. Molte sono le opere di attribuzione, talune anche molto controverse.
Edited by Àrtemisia - 11/12/2012, 11:43
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Malouel - Pietà, 1400-1415 - Louvre, Parigi
Edited by Àrtemisia - 10/12/2012, 22:05. -
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Malouel - Il Cristo, 1400 circa - Parigi, Louvre
Il capolavoro ricoperto da un panneggio per nascondere la nudità del Cristo, ed eccezionalmente ben conservato anche grazie a “questo artificio moralista”, rischiava di cadere per sempre nell’oblio, se il compratore dell’epoca non si fosse incuriosito.
Attraverso approfondite ricerche e la rimozione degli interventi successivi, il quadro ha cominciato a narrare la propria storia ed è arrivato, nel 1999, alle porte del Louvre. Il “Cristo di Pietà” presentava infatti delle eccezionali somiglianze con la “Grande Pietà rotonda” attribuita a Jean Malouel.
Non solo gli stessi colori delicati, ma anche l’eleganza delle forme e l’accuratezza della descrizione dei personaggi, evidenziabili già ad occhio nudo, hanno portato gli esperti a riconoscere la tela come lavoro del talentuoso pittore olandese del quale restavano solo due opere conosciute, la “Vergine con bambino circondata d’angeli” detta “Vergine delle farfalle”, acquisita nel 1987 dalla Gemäldegalerie di Berlino e la già citata “Grande Pietà rotonda” accanto alla quale prenderà posto la nuova scoperta, portando a tre le testimonianze note.. -
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Malouel - Madonna delle farfalle (1410 circa) - Staatliche Museen, Berlino
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