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77. Anita Ekberg in La dolce vita
Scritturata da Hollywood nel 1953 comparve in pellicole comiche o avventurose di nessun valore (Hollywood o morte, Artisti e modelle, Zarak Khan ecc.). Fu in quell'epoca soprannominata"ghiaccio bollente". NeI 1956, in Italia, interpretò una parte in Guerra e pace, di King Vidor. Qualche anno dopo, quando la diva si era già stabilita a Roma, Fellini le offrì la parte di se stessa (ovviamente reinventata dal regista) in La dolce vita, 1960, registrando efficacemente le reazioni che una donna così opulenta produceva sul protagonista, un italiano"medio". Un'altra splendida occasione sì offrì all'attrice quando lo stesso Fellini le offerse di interpretare, in Boccaccio '70, l'episodio caricaturale e grottesco Le tentazioni del dottor Antonio, in cui la Ekberg incarnò la sensualità femminile, ossessionando un moralista in una fantastica e simbolica messinscena. Ma al di fuori degli interventi felliniani, la carriera dell'attrice si mantenne nei limiti della mediocrità. Altri film: Chiamami Buana, 1963; Bianco, rosso, giallo, rosa, 1965; Poirot e il caso Amanda; Stazione Luna, 1966. Nel corso degli anni '70 le sue apparizioni fuorno meno frequenti ma re-interpretò con successo il suo ruolo di La dolce vita, nel film autobiografico di Fellini, Intervista (1986).
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