Le 100 donne più belle del cinema

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  1. Albrecht
     
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    79. Vivien Leigh in Elisabetta d'Inghilterra (Fire Over England)

    Nata in India, a sei anni torna in Inghilterra dove può frequentare le scuole in patria e in altri paesi europei, segnatamente Francia e Italia le cui lingue Vivien parlava perfettamente. A 19 anni sposa un eminente avvocato patrocinante alle corti superiori, Leigh Holman, cui l'anno dopo (1933) darà una figlia, Suzanne. Tra gli studi anche la frequenza alla Royal Academy of Dramatic Art dove nel 1935 ottiene un successo notevole in The Mask of Virtue. Nello stesso anno debutta sullo schermo con una parte in Thing are looking up. Nel 1935 l'incontro che segnerà una svolta decisiva nella sua vita privata e professionale, quello con Laurence Olivier. Con il grande attore inglese Vivien Leigh costituirà la coppia più importante al mondo per quanto si riferisce al teatro in generale e a quello shakesperiano in particolare. Dedita quindi al teatro e fin da principio al cinema, affronta le due carriere con uguale successo, facendosi apprezzare per il suo fascino e per la sensibilità e precisione della sua recitazione. La leggendaria ascesa di Vivien Leigh nel firmamento delle stelle comincia quando viene scelta come protagonista del film Gone With the Wind (Via col vento, 1939), di Victor Fleming. Nei panni della pestifera Rossella O'Hara, l'attrice dimostra il suo inesauribile talento, tanto da vincere l'Oscar come miglior attrice protagonista. Seguono numerosi film, come That Hamilton Woman! (Lady Hamilton, 1941), Caesar and Cleopatra (Cesare e Cleopatra, 1945) e Anna Karenina (Anna Karenina, 1948). In seguito viene scelta personalmente da Tennessee Williams per la parte di Blanche DuBois nella sua commedia A Streetcar Named Desire (Un tram che si chiama desiderio), dalla quale viene tratto un film nel 1951 che la ha come protagonista. La sua interpretazione risulta così convincente da farle ottenere a Venezia la Coppa Volpi come migliore attrice. In quell'occasione da vita a una Blanche piena di turbamenti, deliri e malinconie, che trovavano espressione nella battuta finale:"Dopotutto, io ho sempre dipeso dalla gentilezza degli sconosciuti", triste eco di quell'altro famoso congedo in Gone With the Wind:"Dopotutto, domani è un altro giorno", che riassume il carattere della testarda, combattiva, egoista Rossella. Purtroppo Vivien Leigh è spesso soggetta ad attacchi di isteria e di depressione, e nel 1945 si ammala di tubercolosi. Lotta contro la malattia per tutta la vita, ma è costretta a soccombere il 7 luglio 1967. Quel giorno l'indimenticabile Rossella chiuderà per sempre i suoi dolcissimi occhi. Ma la morte può rubare tutto tranne il ricordo. E Vivien Leigh lascia un ricordo incancellabile, non solo come splendida Rossella O'Hara ma per tutti i suoi personaggi, sullo schermo o sul palcoscenico. La sua stella non è spenta, brilla solo in un altro firmamento, quello degli artisti che non si dimenticano mai.

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    Edited by Albrecht - 7/1/2013, 17:36
     
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