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Gustave Courbet - Bagnanti
1853 - olio su tela - 227x193 cm - Montpellier, Musée Fabre
L'opera illustra un tema caro ai pittori classici: la rappresentazione di un nudo al bagno. Questa visione barocca e opulenta proponeva un'alternativa ai quadri accademici ben prima che Manet rappresentasse la sua modella Victorine Meurent nel suo dipinto Le déjeuner surl'herbe (1863).
Edited by Albrecht - 21/3/2013, 16:47. -
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Gustave Courbet - Filatrice addormentata
1853 - olio su tela - 91x115 cm - Montpellier, Musée Fabre
L'artista è solito ritrarre personaggi in modo spontaneo, senza ricorrere a una messa in posa "decorosa". Uno degli esempi più noti è La filatrice, un ritratto della sorella addormentata per la stanchezza, fatto alla sua insaputa. Attraverso questo interesse per il quitidiano, il fatto reale assume una dignità prima impensabile, e questo suscita scandali e risentimenti, tanto da essere definito "un selvaggio".. -
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Gustave Courbet - Uomo con colletto a righe: autoritratto
1854 - olio su tela - 46x37 cm - Montpellier, Musée Fabre
Il quadro fu dipinto nel periodo in cui l'artista si trovava a Montpellier. Esprime una certa stanchezza del pittore di fronte al genere; bisognerà aspettare una ventina d'anni prima che Courbet ci ritorni sopra.. -
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Gustave Courbet - Le vagliatrici di grano
1854 - olio su tela - 131x167 cm - Nantes, Musée des Beaux-Arts
Ecco due sorelle di Courbet, Zoé e Juliette, con il figlio dell'artista Désiré Binet. Capolavoro di rustica semplicità, il quadro evoca una scena di genere con impareggiabile smalto e si avvicina alla pittura di Millet.. -
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Gustave Courbet - L'incontro o Buongiorno Signor Courbet
1854 - olio su tela - 129x149 cm - Montpellier, Musée Fabre. -
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Gustave Courbet - La riva del mare a Palavas
1854 - olio su tela - 27x46 cm - Montpellier, Musée Fabre
"Il bello dato per natura è superiore a qualsiasi convenzione d'artista. Come la verità, è qualcosa di relativo al tempo in cui si vive e all'individuo in grado di comprenderlo. L'espressione del bello è proporzionale alla potenza di percezione acquisita dall'artista".
Gustave Courbet. -
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Gustave Courbet - L'atelier del pittore, allegoria reale che determina una fase di sette anni della mia vita artistica e morale
1955 - olio su tela - 359x598 cm - Parigi, Musée d'OrsaySPOILER (clicca per visualizzare)
L'Atelier du peintre, tela di grande formato è certamente la composizione più misteriosa di Courbet il quale ne fornisce, tuttavia,alcune chiavi di lettura: "È il mondo che viene a farsi dipingere da me" precisa l'autore, "a destra gli eletti, ovvero gli amici, i lavoratori, gli appassionati del mondo dell'arte". A sinistra, gli altri, coloro che conducono un'esistenza banale, il popolo, la miseria, la povertà, la ricchezza, gli sfruttati, gli sfruttatori, le persone che vivono della morte altrui".
Tra i primi, nella parte destra della tela, riconoscibile per il suo profilo barbuto, il pittore ha collocato il mecenate Alfred Bruyas, alle sue spalle, in posizione frontale, il filosofo Proudhon. Il critico Champfleury e' seduto su uno sgabello, mentre Baudelaire e' assorto nella lettura. La coppia in primo piano simboleggia gli intenditori d'arte e, accanto alla finestra, i due amanti rappresentano l'amore libero.
Accanto a coloro che conducono una "vita banale", sono raffigurati un prete, un mercante, un bracconiere che potrebbe avere le fattezze di Napoleone III così come un operaio senza lavoro e una mendicante che simboleggiano la povertà. Balzano altresì agli occhi la chitarra, la daga e il cappello che, con il modello maschile in posa, stigmatizzano l'arte accademica.
In questa grande allegoria, vero e proprio quadro-manifesto, ogni figura rappresenta dunque un valore diverso. Al centro della tela e' l'artista Courbet, intento a dipingere un paesaggio della sua terra natale e benevolmente assistito nel suo lavoro da una figura femminile (la sua musa) che simboleggia l'energia creatrice e la verità che l'artista vede nuda e innocente, nuda come la musa stessa, e innocente, come il bambino intento a osservare la tela. Un gatto completa le figure bene auguranti di cui e' attorniato l'artista. Raffigurandosi al centro, il pittore si pone come un mediatore. Così facendo Courbet afferma la funzione sociale dell'artista in una tela di grande formato dalle dimensioni della pittura di storia. Il quadro, rifiutato all'Esposizione Universale del 1855, fu poi esposto al "Padiglione del realismo" che Courbet fece erigere a sue spese. A margine della manifestazione ufficiale, per dare a tutti la possibilità di vedere le sue opere, l'artista organizza una sua mostra personale nell'ambito della quale viene altresì esposto Funerale a Ornans, un altro celebre dipinto di Courbet.. -
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Gustave Courbet - Ragazze sulle rive della Senna
1856 - olio su tela - 174x206 cm - Parigi, Musée du Petit Palais
Sensuale evocazione di un momento di ozio e relax ai bordi della Senna, il dipinto presenta due giovani donne del Secondo Impero, stanche, inoperose e provocanti, che si prestano a ogni sorta di interpretazione allusiva. Courbet ha posto particolare attenzione ai dettagli delle vesti.. -
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Gustave Courbet - Il pasto dei cani
1856 - olio su tela - 210,2x183,5 cm - Boston, MA, Museum of Fine Arts. Fondo Henry Lillic Pierce 18.620
La tela inaugura una lunga serie di dipinti a tema venatorio con cacciotori, cervi, cerbiatte, caprioli, cavalli, cani e volpi nella neve. Nei suoi ripetuti soggiorni in Franca Contea e Germania, Courbet partecipava volentieri a battute di caccia; ben presto il passatempo divenne una sorta di sfida pittorica da cui l'artista trasse interessanti e inediti risultati.. -
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Gustave Courbet - Ritratto di Louis Gueymard, artista dell'Opéra
1857 - olio su tela - 148,6x106,7 cm - New York, The Metropolitan Museum of Art. Dono di Elizabeth Milbank Anderson, 1919 (19.84)
Louis Gueymard, è nei panni di Roberto il Diavolo, protagonista dell'opera eponima di Meyerbeer interpretata con successo dall'attore; per l'occasione Courbet optò per una ricostruzione in studio, com'era in uso negli studi fotografici del secondo Impero.. -
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Gustave Courbet - La dama di Francoforte
1858 - olio su tela - 104x140 cm - Colonia, Wallraf-Richartz Museum
Questo dipinto inaugurava un nuovo genere di ritratto mondano dalla messa in scena raffinata, condizione tipica dei lavori su committenza. Rappresenta la moglie di un notabile di Francoforte in una sorta di incompiutezza atemporale ravvivata soltanto dai tratti della giovane donna, colta mentre assapora languidamente su una terrazza le ore del meriggio.. -
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Gustave Courbet - Veduta di Francoforte sul Meno
1858 - olio su tela - 53,5x78 cm - Francoforte, Städelsches Kunstinstitut. -
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Gustave Courbet - Il cacciatore tedesco
1859 - olio su tela - 119,5x177 cm - Lons-le-Saunier, Musée des Beaux-Arts. -
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Gustave Courbet - Donna con calze bianche
1861 circa - olio su tela - 65x83,5 cm - Merion, PA, Fondazione Barnes. -
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Gustave Courbet - La sorgente della Loue
1863 - olio su tela - 84x106,5 cm - Zurigo, Kunsthaus Zürich.