Pietro Lorenzetti - Vita e Opere

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  1. @Ambra@
     
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    PIETRO LORENZETTI


    Pietro Lorenzetti (Siena 1280 ca -1348 ca)
    è stato un pittore italiano.
    Dopo un'iniziale educazione in patria, quasi sicuramente alla scuola di Duccio da Buoninsegna, si recò ad Asssisi, dove gli si rivelò il mondo nuovo di Giotto. Nella più antica opera superstite dell'artista, l'affresco con la Madonna e il bambino tra i santi Giovanni e Francesco. nella cappella Orsini della basilica inferiore di san Francesco, si riscontrano infatti, oltre a ricordi di duccio ed elementi senesi preducceschi, motivi riconducibili a Giotto, che più ancora paiono evidenti nel polittico con Storie della beata umiltà (1316, Firenze, Uffizi) e nel polittico di Arezzo (1320, Santa Maria della Pieve). A partire da quest'ultima opera, l'artista pare risentire anche dell'influenza di Giovanni Pisano per un'espressione di profonda e austera umanità, che si manifesta particolarmente nel lirico tema del colloquio fra la Madre e il Bambino; pannello centrale del polittico di Arezzo; Madonna (Cortona, Museo), Madonna tra i santi Giovanni e Francesco (Assisi, San Francesco).
    In un secondo soggiorno ad Assisi, l'artista decorò il braccio snistro della basilica inferiore con Storie della passione di Cristo, tra cui intermente autografe sono la Deposizione della Croce, il Seppellimento di Cristo, la Resurrezione, la Discesa al Limbo, eseguite tra il 1326 e il 1329, mentre la Crocifissione è un pò più tarda, vicino a quella affrescata nella chiesa i San Francesco a Siena. In questo ciclo di dipinti si manifesta la maturità dello stile di Pietro, intessuto di spunti narrativi, inseriti in una spaziata chiarezza di ritmi compositivi, rilevati da un armonico andamento della linea e da un vivido cromatismo. A questo momento appartiene anche la Pala ei Carmelitani (1329, Siena, Pinacoteca)ove soprattutto nella preella appare una lirica concezione dello spazio, atta a trasferire gli episodi in un mondo di favolosa preziosità, motivo che su scala assai maggiore, caratterizza le sue ultime opere: Madonna in trono ( (1340, Firenze, Uffizi) e la Natività della Vergine (1342, Siena, Museo dell'Opera).

    La Rousse Arte



    Edited by @Ambra@ - 2/4/2012, 15:27
     
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    Pietro Lorenzetti Madonna in trono col Bambino tra otto angeli

    1340 - Tempera e oro su tavola - 145x122 cm - Uffizi, Firenze






    Pietro Lorenzetti Madonna del Carmine

    1329 - Tempera su tavola - 171x161 cm - Chiesa del Carmine, Siena




    La Madonna col Bambino è fra quattro angeli e il S. Nicola da Bari e il Profeta Elia.

    Edited by Albrecht - 16/5/2012, 17:34
     
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    Pietro Lorenzetti Ultima cena

    1310-1320 - Affresco - Basilica inferiore, Assisi





    Eccezionale è lo spirito emblematico ed inquieto, sottilmente volto verso il dramma, dei personaggi lorenzettiani, da leggere abilmente sotto la veste più appariscente donata all’opera dal colore, come nell’Ultima cena, in cui l’autore riesce a far percepire all’osservatore i più disparati moti dell’anima dei protagonisti. Altro elemento di rilievo in quest’opera è il contesto in cui si svolge l’evento: il cenacolo esagonale. Qui, ancora una volta, gli elementi arcaici si affiancano in modo straordinariamente armonioso ai nuovi e, infatti, l’elemento esagonale, sicuramente vicino all’arte duccesca, viene poi studiato in pianta, secondo i canoni dei nuovi progressi della pittura del Trecento.

    Edited by Albrecht - 16/5/2012, 17:34
     
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    Pietro Lorenzetti Natività della Vergine

    1342 - Tempera su tavola - 187x182 cm - Museo dell'Opera del Duomo, Siena




    La tavola realizzata da Pietro Lorenzetti tra il 1335 e il 1342 è una delle più mirabili costruzioni prospettiche di tutta la pittura del Trecento. Il soggetto è la Nascita di Maria. Nella scena si vede sant’Anna distesa sul letto, mentre due levatrici stanno lavando la Madonna appena nata. All’esterno della stanza san Gioacchino è in attesa di avere la notizia della buona riuscita del parto.

    La tavola ha una composizione tripartita, corrispondente ai tre archi in primo piano. Dietro di essi si sviluppa uno spazio costruito con grande sapienza prospettica. I due archi di destra fanno vedere l’interno della stanza dove avviene al nascita, dal terzo arco si intravede invece il corridoio esterno nel quale gli uomini sono in attesa. Lo spazio è unificato dall’unicità del punto di fuga, così che chi guarda la scena ha sensazione di vedere in maniera unitaria la sezione prospettica dell’interno dell’edificio. Si noti in particolare la grande attenzione che Pietro Lorenzetti mette nel realizzare in prospettiva le volte che coprono i tre ambienti. In pratica, pur non avendo ancora teorizzata la prospettiva, Pietro Lorenzetti dimostra di aver intuito con grande anticipo sui tempi, le caratteristiche principali per mettere rappresentare in profondità uno spazio architettonico.

    Si noti in particolare la realizzazione del letto sul quale giace sant’Anna. Se lo confrontiamo con analoghe pitture di Giotto, anche se di qualche decennio precedente, appare evidente che Pietro Lorenzetti, insieme al fratello Ambrogio, è, in questo momento, il pittore italiano più all’avanguardia nel cogliere l’obiettivo di una corretta costruzione spaziale dell’immagine.

    Edited by Albrecht - 16/5/2012, 17:35
     
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    Pietro Lorenzetti Crocefissione

    1320 ca. - Affresco - Basilica inferiore, Assisi



    Edited by Albrecht - 16/5/2012, 17:35
     
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